Astana, Luis León Sánchez racconta gli allenamenti ad Andorra: “Tutti i pro divisi in due gruppi, facciamo sempre lo stesso percorso”

Sono tanti i ciclisti professionisti che vivono ad Andorra. Il piccolo stato incassato sui Pirenei, fra Francia e Spagna, non è passato indenne rispetto allo scoppio della pandemia da Covid-19 e anche lì sono state messe in atto le regole di confinamento che hanno impedito per alcuni giorni, ai corridori di uscire ad allenarsi in strada. Da qualche giorno, però, le limitazioni sono state allentate, anche se non sparite del tutto. A raccontarle è Luis León Sánchez, ciclista spagnolo in forza all’Astana che vive nel Principato e che ha grande esperienza nel mondo del ciclismo, visti i 36 anni e le 18 stagioni da professionista.

“Possiamo uscire a giorni alterni – racconta Sánchez a La Opinion de Murcia – Per un massimo di tre ore e sempre sullo stesso percorso. Qui ad Andorra in tutto ci sono una cinquantina di professionisti. Siamo stati divisi in due gruppi, dobbiamo raggiungere un villaggio, lasciare lì l’automobile e iniziare da lì l’allenamento”. Meglio di niente e, nel caso del murciano, meglio dei rulli: “All’inizio ero molto riluttante a usarli, al massimo riuscivo a farci 40 minuti di fila. Così, a volte, facevo tre sessioni in un giorno… Mi ha salvato l’allenamento su Zwift, dove potevo ‘incontrare’ colleghi come Omar Fraile e i fratelli Ion e Gorka Izagirre. Fare quattro ore da solo era impensabile per me”.

Sánchez in carriera ha vinto quattro tappe al Tour de France e nel 2020 si è imposto in una frazione della Vuelta a Murcia. Come vede la ripresa? “Io vorrei mantenere il programma iniziale, con Tour de FranceVuelta a España, anche perché ho ancora la spina di non aver ancora vinto una tappa del Grande Giro spagnolo.  In generale, speriamo che si possano fare più corse possibile. In caso contrario sarebbe difficile uscire dalla crisi economica cui il mondo del ciclismo non è certo estraneo”.

Il futuro dello spagnolo pare ancora in sella, visto che prima del blocco stava già negoziando il rinnovo del contratto con l’Astana: “Continuerò finché avrò voglia di uscire per allenarmi. Il giorno in cui questa non ci sarà più, dovrò ripensare tutto. Ora ho 36 anni, ma mi godo ancora tutto ciò che circonda il ciclismo. Non so per quanto potrà ancora durare, ma non mi fermerò finché non arriverà il momento in cui sarà difficile per me uscire a pedalare”.

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